Autore: dott. Giovanni Dal Molin

Si sente spesso parlare degli addominali e della loro importanza, ma molto spesso le persone non sanno che gli addominali possono anche essere la causa della lombalgia.

Quali sono e a cosa servono i muscoli addominali?

I muscoli addominali sono il retto dell’addome, l’obliquo esterno, l’obliquo interno e il trasverso dell’addome.

Essi sono responsabili dei movimenti di flessione della colonna vertebrale a livello lombare e toracico; dell’inclinazione e rotazione del tronco; della stabilizzazione del tronco durante i movimenti delle braccia e delle gambe. Gli addominali partecipano all’espirazione e hanno un ruolo importante nella propriocezione e nel controllo della postura.

Per valutare questi muscoli e la loro azione possiamo effettuare dei test manuali, l’esame palpatorio, osservare la postura (es. le curve della colonna lombare e toracica, l’angolo infrasternale, allineamento del bacino…) e verificare come partecipano durante i movimenti (piegarsi verso il pavimento, girarsi indietro, inclinarsi di lato, respirare…).

Quali sono le attività di tutti i giorni che coinvolgono i muscoli addominali?

A seconda di ciò che facciamo, gli addominali partecipano e si adattano in maniera diversa.

Se ad esempio durante il giorno stiamo molte ore piegati in avanti, in piedi o seduti, probabilmente gli addominali saranno attivi svolgendo una contrazione costante in accorciamento. Nel caso di azioni come pulire i pavimenti, prendere e sollevare degli oggetti da terra, lavorare ad un bancone posto in basso e in avanti sarà necessaria la contrazione di questi muscoli per stabilizzare la schiena e effettuare i movimenti necessari di flessione e rotazione.

In ambito sportivo, sono molti quelli che richiedono una forte attività degli addominali. Quando aumenta la frequenza cardio-respiratoria, gli addominali si devono contrarre rapidamente e rilassare parzialmente per permettere i movimenti del torace e dell’addome, necessari alla funzione respiratoria. Inoltre esercitano una contrazione continua per stabilizzare il tronco rispetto ai movimenti degli arti, ma anche rendersi flessibili per permettere il movimento della colonna quando necessario. Sono quindi importanti stabilizzatori dinamici.

Ecco alcuni esempi che riguardano lo sport. Immaginiamo di andare in bici e pedalare velocemente: in questo caso gli addominali parteciperanno molto durante la respirazione, dovranno stabilizzare la schiena rispetto ai movimenti delle gambe e manterranno la postura in flessione della colonna. Oppure in palestra, normalmente vengono dati esercizi di rinforzo per gli addominali con movimenti di flessione e/o rotazione per sollevare il tronco o le gambe. Nel caso di altri sport come la corsa, il nuoto, il calcio, il tennis, le arti marziali, l’arrampicata… ci sarà una diversa partecipazione degli addominali. 

Secondo la letteratura scientifica, fra le cause multifattoriali per la lombalgia cronica troviamo:

  • Precedenti episodi di mal di schiena;
  • Frequenti movimenti di flessione e rotazione;
  • Posture statiche e prolungate;
  • Ansietà;
  • Depressione;
  • Somatizzazione.

(Fonte: Hall H, McIntosh G. Low back pain (chronic) BMJ Clin Evid. 2008;2008:1116.)

Fra queste, almeno 2 coinvolgono maggiormente i muscoli addominali: i frequenti movimenti in flessione e rotazione, e le posture statiche e prolungate.

Da un altro studio emerge che: le restrizioni nella flessione laterale, nella mobilità degli ischiocrurali, così come la lordosi lombare limitata, sono associati all’aumento del rischio della lombalgia.

(Fonte: BMC Musculoskelet Disord. 2017 May 5;18(1):179. doi: 10.1186/s12891-017-1534-0.  Restriction in lateral bending range of motion, lumbar lordosis, and hamstring flexibility predicts the development of low back pain: a systematic review of prospective cohort studies. Sadler SG1, Spink MJ2, Ho A3, De Jonge XJ4, Chuter VH2.).

Gli addominali agiscono sulla flessione laterale, sulla lordosi lombare e sulla rotazione del bacino. Possono contribuire a restrizioni in questi movimenti, e determinare con la loro azione sul bacino una diversa tensione sui muscoli ischio-crurali (quelli posteriori della coscia).

Inoltre è stato dimostrato che le disfunzioni dei muscoli del complesso lombo-pelvico (muscoli core), aumentano  il carico spinale e riducono la stabilità spinale. Queste disfunzioni fanno parte di un alterato pattern (schema) di reclutamento del core caratteristico della lombalgia, in particolare nelle forme croniche.

(Fonte: Hodges PW, Richardson CA. Delayed postural contraction of transversus abdominis in low back pain associated with movement of the lower limb. J Spinal Disord. 1998;11(1):46–56. doi: 10.1097/00002517-199802000-00008).

Perchè le posture statiche prolungate e i movimenti ripetivi non corretti possono provocare dolore? 

Per diversi motivi.

Questo tipo di attività porta a sovraccaricare troppo i muscoli, provocando delle contratture. Le contratture accompagnano spesso i dolori cronici e acuti; sono contrassegnate in particolare dalla presenza di tensione, limitazione nei movimenti e riduzione della forza. I muscoli sono avvolti e collegati fra loro tramite fasce, le quali sono in grado di trasmettere le tensioni e gli stimoli dolorosi in un’altra area del corpo. Per questo la contrattura di un muscolo spesso ci fa male in una zona lontana.

A causa del dolore cercheremo di limitare o evitare i movimenti dolorosi. Se non vengono recuperati i movimenti corretti, liberandoli da tensione e dolore, col tempo si creeranno degli adattamenti muscolo-scheletrico-fasciali. Anche il cervello si adatterà, riducendo sempre di più la capacità di controllare i movimenti.

Traumi, posture e movimenti non corretti, eccessivi in una direzione, ripetuti molte volte, con il passare del tempo provocano micro-traumi a livello articolare. Queste piccole lesioni tendono a peggiorare se non vengono cambiate le attività, portando le articolazioni e gli altri tipi di tessuti a degenerarsi.

Riassumendo: per ragioni anatomiche e funzionali, gli addominali hanno un ruolo importante nella lombalgia. Il loro coinvolgimento è confermato anche dalla letteratura scientifica.  Se una persona ha la lombalgia, il fisioterapista dovrà valutare e intervenire considerando questi muscoli. Dopo il trattamento potranno essere dati degli esercizi per mantenere i risultati e prevenire i diversi sintomi.

Non sempre è utile rinforzare la muscolatura addominale: se i muscoli sono deboli bisogna prima verificare che gli esercizi di rinforzo da svolgere siano adatti alla persona e che sia in grado di eseguirli correttamente. Infatti programmi di esercizio scorretti potrebbero peggiorare o addirittura causare la lombalgia.  E’ necessario sempre valutare caso per caso, prima di concludere quali siano gli esercizi appropriati e quelli da evitare.

Esistono tecniche diverse di  terapia manuale che permettono di recuperare i movimenti senza dolore, agendo direttamente o indirettamente sugli addominali. Di solito si possono ottenere dei miglioramenti fin dalle prime sedute, anche in caso di problemi cronici. La terapia manuale insieme agli esercizi è utile anche come prevenzione per mantenere in salute la colonna vertebrale e il sistema muscolo-scheletrico. Il programma di intervento sarà diverso in relazione alla situazione e alle esigenze di ciascuno, con obiettivi a breve, medio e lungo termine.

Se vi è piaciuto questo articolo e pensate che la fisioterapia possa essere utile per voi, non esitate a contattarmi.

Autore: Dott. Giovanni Dal Molin – Fisioterapista